Se l’anziano non può stare da solo c’è sempre la badante

Badante sì, badante no. L’Italia, da sempre paese del dualismo, a partire da Bartali e Coppi per esempio, anche per ciò che verte la questione badante si schiera su due contrapposte formazioni. Pur tutta via, si dimentica la questione centrale dell’intera vicenda che ha portato a dover prendere o meno una decisione del genere.

Infatti, è sempre la persona bisognosa di cure e di attenzioni, come lo può essere un anziano, che deve essere al centro della questione.

Se, per una infinità di motivazioni, una famiglia non è in grado di provvedere ad assistere in maniera corretta e dare, quindi, una doverosa assistenza, allora come deve comportarsi? Non vi è dubbio che la scelta di una badante diventa, gioco forza, una delle possibili alternative per far sì che la qualità della vita dell’anziano non venga ad essere minimamente compromessa.

Di certo l’argomento non è di facile semplificazione, anche in considerazione delle molteplici correlazioni, prima tra tutte, il fatto che nella maggior parte dei casi non tutti gli anziani accettano di non poter riuscire più a fare tutto ciò che potevano fare in precedenza. Quindi, vi sono molte implicazioni anche a livello psicologico che vedono coinvolta tutta la famiglia.

Di base, tanto consapevolmente quanto inconsapevolmente, la persona anziana non accetta il fatto che necessita di nuovi bisogni, bisogni che richiedono una assistenza vigile e preparata come lo è appunto quella fornita da una badante. Aspetti semplici, come ad esempio l’igiene personale o le pulizie domestiche, debbono essere svolte in maniera regolare, e questo, purtroppo, in molte situazioni non può più essere effettuato in maniera autonoma da un anziano.

Per cercare una valida badante, un mezzo efficiente e comodo è fornito da internet. Infatti, sul web vi sono varie agenzie online che possono proporre selezionate badanti, in grado di assolvere i loro compiti con attenzione e capacità professionale.…

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